La manica retta, che accoglieva la sala di soggiorno, la biblioteca, la sala da pranzo e le cucine, rivela un disegno ancora anni `30, con l’utilizzo di paramenti in granito, il tetto monofalda e la perlinatura dell`ultimo piano, a richiamare un`idea di architettura montana tipica degli anni subito precedenti la seconda guerra mondiale e in auge fino ai primi anni `60.
Nella prospiciente manica curva si trovavano le 45 camere da letto e i servizi igienici collettivi.
Questa manica si sviluppa ad anfiteatro verso la valle, con un disegno a gradoni che permetteva di avere per ogni camera un piccolo terrazzo assolutamente invisibile dal resto dell`edificio.
All`incrocio delle due maniche si innesta il corpo della chiesa-cripta, un piccolo gioiello in cui la struttura architettonica racchiude una vera ricchezza di materiali e manufatti.
La porta accanto alla lampada del SS. dà sulla scala che scende nella cripta. Questa è il cuore del Getsemani.
Dalla pensilina un ampio panorama si apre sui Corni di Nibbio con le cave del Duomo di Milano, sul Monte Zeda e fino al Lago Maggiore e al Lago d'Orta.
A meridione del corpo curvo del Getsemani, vicino al laghetto dei pesci rossi, una doppia scalinata porta alla cappella dello Spirito Santo: una ardita e snella costruzione, un originale e suggestivo tempietto di architettura moderna a forma di vela bianca che ben si integra nel grandioso e audace complesso a forma di nave.
La posizione, la storia di questo santuario, meritano un nuovo progetto di riqualificazione nel settore ricettivo come hotel di lusso o casa di riposo di prestigio.
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